Arriva Binotto: buona fortuna

Il fulmine arriva all’inizio dell’anno, ma che Arrivabene e Binotto potessero iniziare la stagione come avevano finito quella precedente (e cioè, a quanto pare, litigando per la poltrona) non era accettabile.

Mattia Binotto, ingegnere svizzero italiano, è il nuovo team principal della rossa

Dispiace per il manager bresciano che quattro anni fa ha ereditato una situazione pesantissima (dovuta in gran parte alla decisione precedente di accettare il passaggio all’ibrido e concedere alla Mercedes un vantaggio tecnico di un paio di anni, senza condizioni) e ha saputo riportare la Ferrari a lottare per il mondiale. Ma di fronte alla necessità di scegliere fra i due non si poteva decidere altrimenti.
Binotto avrebbe avuto in mano una proposta dalla Renault, e perdere il direttore tecnico a un mese e mezzo dalla messa in pista della macchina per le prove di Barcellona avrebbe gravemente pregiudicato la possibilità di sviluppare correttamente la vettura. Oltretutto rafforzando una squadra che punta senza mezzi termini ad entrare nella cerchia dei top team, avendone tutte le potenzialità.
Binotto è un tecnico, anche se Marchionne scommetteva anche sulle sue doti di manager di uomini e strutture. Dovrà far lavorare una fabbrica intera verso un obiettivo comune, difendere gli interessi della Ferrari con la Federazione e contro gli avversari, operare scelte sportive con i piloti. Tutt’altro mestiere, ma la familiarità con l’ambiente e il supporto di quanti insieme a lui hanno consentito il recupero tecnico evidenziato nella scorsa stagione dovrebbero giocare a suo favore. Finora è stato un ottimo ingegnere, deve adesso dimostrare di saper essere anche un capo.
In bocca al lupo.

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David Bianucci

Mi chiamo David Bianucci, e sono nato a Prato nel 1972. Dal 1981 non mi perdo un gran premio di Formula 1. Nel frattempo ho studiato, fatto sport, adesso lavoro come ingegnere meccanico ma la passione non si è mai spenta. Vivo in Veneto con moglie e tre gatti. Non posso più prendermi due ore per andare a vedere le macchine che girano al Mugello, ma questo non frena certo la mia voglia di parlare di corse. Vi aspetto.