Pagelle 2018: piloti

Pagelle, un po’ in ritardo, ma molto ragionate, della stagione 2018. Cominciamo con i piloti:

Hamilton – La migliore stagione della carriera. Primi quattro gran premi di sonnolenza e poi una serie notevolissima di prestazioni continue e consistenti. Veloce, sempre, sia in qualifica che in gara, furbo, cattivo nei duelli, perfetto nella gestione della tattica che, con una Mercedes spesso in difficoltà con la gestione delle gomme, non era una cosa scontata. Li ha demoliti tutti. Demolirà anche record indicibili?

Vettel – Discontinuo, ma tanto. Grandi vittorie ed errori marchiani. Il suo tempo alla Ferrari sta scadendo tra sorpassi non riusciti, testacoda, penalizzazioni stupide. Peggio ancora quando sottolinea le mancanze della scuderia nello sviluppo della macchina (praticamente è da Settembre che lo fa). Magari ha ragione, ma è meglio se sta zitto, se vuole avere ancora una chance con questa squadra. Che l’inverno porti consiglio…

Alla premiazione della FIA la Ferrari ricorderà solo i baffi di Vettel e la sbornia di Kimi

Raikkonen – L’ultima stagione con la Ferrari è stata la sua migliore dopo il ritorno. Tanti podi, tante gare all’attacco, addirittura una vittoria. Con una vettura che lo ha assecondato ha espresso il meglio del suo potenziale, gli altri anni dava la sensazione di non riuscire ad adattarsi ai difetti della macchina. Ma rimane la domanda…Dal secondo della Ferrari non era giusto aspettarsi qualcosa di più? Punti rubati ad Hamilton quasi zero, tanto per dire…

Verstappen – In RedBull è ormai idolo incontrastato. Gli perdonano tutto, anche il breaktesting a Ricciardo che è costato la gara di Baku. Con Helmut Marko a parargli le spalle ha messo in mostra tutto il suo immenso talento. Semplicemente fantastico in alcune gare, semplicemente folle in altre. Sempre e comunque uno spettacolo. E’ pronto a giocarsi un mondiale…anzi…è una domanda: ma sarà davvero pronto a giocarsi un mondiale?

Bottas – Bell’inizio di stagione, poi gare sfortunate, i ritiri, la richiesta da parte della squadra di aiutare Hamilton, un lento e inesorabile decadere verso l’insipienza. E’ seduto sull’unica macchina che potrebbe assicurargli qualche chances di vincere un mondiale. Ma quel sedile non sarà per niente garantito, se continuerà come nella seconda metà dell’anno.

Ricciardo – Non valutabile, per i troppi problemi con la macchina. Una stagione terribile, tanto che ha deciso di fare un passo indietro e cambiare squadra. Speriamo non si perda. E’ tra i tre o quattro manici migliori e lo ha confermato anche in una stagione abbastanza triste.

C’ha pensato bene? Veramente?

Hulkenberg – Sainz doveva suonarlo, e invece lo ha suonato lui. Bravissimo. Che aspettano i top team a prenderlo io non lo so. Tipo: perchè Gasly e non Hulk? Perchè Leclerc e non Hulk? Con gli appoggi finanziari e politici giusti sarebbe in un top team da un bel pezzo. Invece rischia di essere un perenne incompiuto.

Perez – Come Hulkenberg…ma che aspettano le grosse squadre a prendere uno così? E’ stato il solo pilota con una macchina diversa da Mercedes, Ferrari e RedBull a conquistare un podio. Non è un caso. Merita un’occasione migliore.

Magnussen – Grandi casini con una macchina che a tratti era la quarta forza in pista. Rendimento altalenante, tanta grinta, risultati anche buoni, per carità…ma solo io ho l’impressione che sia un mezzo pericolo pubblico?

Carlos Sainz jr. – Una delle delusioni dell’anno. Doveva mangiarsi Hulkenberg ma ne ha azzeccate poche. Tanti piazzamenti a punti, ma una gara veramente brillante io non me la ricordo. Sopravvalutato? Vediamo come si districherà nel labirinto McLaren, il prossimo anno.

Alonso – Il più grande rimpianto della storia della  Formula 1. Vale i migliori, ma a forza di scelte sbagliate e parole sbagliate non ha più trovato un solo manager che gli desse una macchina decente. Sennò ci saremmo divertiti molto di più, non nel 2018, ma negli ultimi dieci anni. Un gran peccato.

La coppia Ferrari del 2019 promette scintille. Vettel avvisato…

Ocon – Bravo, ma forse non tutto questo fenomeno. Lasciato immeritatamente a piedi per il 2019, spera nel volante Mercedes del 2020. Ma da qui al 2020…E poi c’è la domanda delle cento pistole: ma che gli è saltato in mente a Interlagos???

Leclerc – Pompatissimo. Ottima stagione la sua, ma non dimentichiamo che la Sauber ha progredito in maniera spaventosa, e il povero Ericsson non era certo un compagno impegnativo. La più grossa scommessa Ferrari dai tempi di Villeneuve ha un gran bel piede e tanta grinta. Anche una bella testa, parrebbe. Presto capiremo di più, anzi, capiremo tutto.

Grosjean – Dove sarà finito il pilota che accumulava podi con la Lotus gareggiando al livello di Raikkonen? Sfortunato, molto, per carità. Ma prima o poi si romperanno le scatole delle sue lamentele e lo manderanno a guidare qualcos’altro. La prossima stagione dovrà invertire le tendenza.

Gasly – Bravino, non c’è che dire. Ma vale il discorso fatto per Leclerc, ancora di più. E’ già maturo per una RedBull? Per me Verstappen se lo mangerà vivo.

Vandoorne – Guidare una McLaren e avere Alonso per compagno di squadra sono le peggiori sventure che un pilota giovane possa avere. Ha tentato di stare a galla ed è annegato. Addio o arrivederci?

Ericsson – Non è tra i venti piloti più forti del mondo. Forse neanche tra i quaranta. Non è colpa sua.

Stroll – La Williams di quest’anno non era una Williams. Ma questo se continua così, o meglio, se suo padre continua così, ce lo ritroveremo prima o poi su una macchina da podio. Potere dei soldi…E avremo sempre il dubbio di quanto valga. A Montreal manca poco accoppa Hartley. Spero che chi può prendere “alcune decisioni” non aspetti un incidente grave per capire che la Formula 1 non è la play station.

Hartley – L’ultimo della classe nell’Academy Redbull. Deludente, davvero. Credo che abbia chiuso con la Formula 1.

Sirotkin – Meteora. Non che potesse fare molto di più. Ma se mettono Kubica in quell’abitacolo è solo un bene.

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David Bianucci

Mi chiamo David Bianucci, e sono nato a Prato nel 1972. Dal 1981 non mi perdo un gran premio di Formula 1. Nel frattempo ho studiato, fatto sport, adesso lavoro come ingegnere meccanico ma la passione non si è mai spenta. Vivo in Veneto con moglie e tre gatti. Non posso più prendermi due ore per andare a vedere le macchine che girano al Mugello, ma questo non frena certo la mia voglia di parlare di corse. Vi aspetto.