Gp d’Italia: le qualifiche

Lo so che vado controcorrente. Ma per me la vera “notizia” delle qualifiche di Monza (valide per la definizione della griglia della quattordicesima prova del campionato mondiale di Formula 1) non è la prima fila tutta Ferrari, nemmeno il fatto che Raikkonen sia davanti a Vettel. L’elemento più importante è che Hamilton ha limitato il distacco dalla prima Ferrari a poco meno di due decimi e addirittura quattordici millesimi (nemmeno un battito di ciglia) da Vettel. E dopo la gara di Spa, in cui la Ferrari aveva mostrato una superiorità in velocità massima piuttosto netta, è da considerarsi un vero miracolo, quello compiuto dal campione inglese. Anche perchè l’altra Mercedes di Bottas è sì quarta, ma accusa addirittura mezzo secondo di distacco da Raikkonen. Tantissimo.

Un Vettel deluso partirà domani alle spalle del compagno di squadra

Facile pensare che il giro di Hamilton sia uno di quei colpi da fuoriclasse difficili da ripetere, e che sui 53 giri della gara la superiorità della Ferrari possa venire fuori in maniera più netta, proprio alla luce del ritardo accusato da Bottas (che i miracoli di Hamilton non li fa). Tuttavia il terzo posto del campione in carica basta per dare un po’ di pepe alla gara di domani, o almeno per riportare sulla terra quanti pensavano che per la Rossa potesse essere una passeggiata. Ci sarà, come sempre, da stare lontano dai guai in partenza (Singapore 2017 insegna), da mettersi d’accordo tra i piloti per attuare una strategia difensiva che consenta alle due macchina di uscire ancora davanti dall’imbuto della prima variante e poi, insomma, ci sarà solo da spingere di brutto sull’acceleratore per tutta la durata della gara, che si annuncia, a meno di interventi della safety car, come una delle più veloci della storia. Per la cronaca, la pole di Raikkonen è stata effettuata a 263 km/h di media, la più alta mai registrata da quando esistono i Gran Premi.

Tutta la grinta di Hamilton per restare vicino alle Ferrari

Il resto della griglia offre qualche sorpresa e molte conferme. Verstappen è quinto, dove ci si aspettava, ma con un distacco enorme da Ferrari e Mercedes. Delude invece la Force India, brillantissima a Spa e solo ottava e sedicesima a Monza. Inspiegabile la prestazione di Perez, che ha subito il taglio in Q1 forse per una scelta strategica (non rientrare per compiere un ultimo giro) un po’ presuntuosa. Si confermano le Renault e le Haas, pronte a guidare il centro del gruppo per accaparrarsi i punti dal sesto in poi, forse un po’ lente le Sauber Alfa Romeo, che potevano sfruttare meglio, come invece ha fatto la Williams, il motore a disposizione.

Per domani ovviamente l’interesse sarà tutto per la lotta di testa, ma anche nelle retrovie il gran premio si annuncia incerto. Ricciardo, partendo dall’ultima fila, si candida per una rimonta in cui potrebbe farci vedere qualcuno dei suoi celebrati sorpassi, e anche Hulkenberg, confinato in diciannovesima posizione per motivi disciplinari dopo il disastro della Source una settimana fa, ha la macchina per fare un bel recupero.

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David Bianucci

Mi chiamo David Bianucci, e sono nato a Prato nel 1972. Dal 1981 non mi perdo un gran premio di Formula 1. Nel frattempo ho studiato, fatto sport, adesso lavoro come ingegnere meccanico ma la passione non si è mai spenta. Vivo in Veneto con moglie e tre gatti. Non posso più prendermi due ore per andare a vedere le macchine che girano al Mugello, ma questo non frena certo la mia voglia di parlare di corse. Vi aspetto.