Gp di Singapore: le qualifiche
C’è poco da dire: dopo le prove libere del Gran Premio di Singapore la Ferrari aveva assaporato una possibile prima fila, come a Monza, o quantomeno sperava di poter lottare per la pole position. E invece tra il primo ferrarista e la prima posizione ci sono Hamilton e Verstappen (non si sa quale dei due porti la notizia peggiore) e soprattutto mezzo secondo di distacco che non è imputabile solo agli errore di Vettel nei suoi tentativi.
Hamilton ha fatto un grandissimo giro, poco da fare, e parte di quel distacco è sicuramente dovuto alla classe di questo campione, che probabilmente sta attraversando il periodo migliore di tutta la sua carriera. Ma sei decimi sono un’enormità, ancora più evidente alla luce delle difficoltà accusate anche da Raikkonen, solo quinto. Nasce il sospetto che alla Ferrari abbiano avuto grosse difficoltà con la temperatura delle gomme, ed è una notizia pessima in vista della gara. Se dopo tre sessioni di prove libere e una di qualifiche ancora non si è capito come far funzionare le gomme con le quali si partirà domani le speranze di rimonta diventano veramente scarse.
Oltretutto, dopo i pasticci di Monza, il rapporto tra Vettel e la squadra ha mostrato qualche incrinatura anche durante la Q2 di Singapore: il tedesco via radio ha comunicato la sua convinzione di poter superare il taglio anche con gomme Ultrasoft (che gli avrebbe consentito un primo stint più lungo in gara rispetto a tutti gli altri che avevano ottenuto il tempo con le Hypersoft), mentre invece la squadra lo ha richiamato ai box proprio per montare le Hypersoft e non rischiare l’eliminazione. Un episodio marginale, sicuramente, ma che in un momento delicato come questo fa ancora capire come Vettel sia tutt’altro che sereno, e la squadra tutt’altro che compatta nelle scelte strategiche.
E invece domani, per aspirare alla vittoria, le scelte strategiche saranno fondamentali. Su una pista dove non si supera facilmente o si azzecca una super partenza (ma le ultime volte che Vettel ha attaccato alla prima curva è sempre andata male) o si rischia l’imbottigliamento. In termini più semplici: se domani Hamilton parte bene e si lascia dietro Verstappen il tedesco in rosso rischia seriamente di veder allungare irreparabilmente il campione in carica rimanendo inchiodato dietro la RedBull dell’olandese. Non ci sarebbe neanche bisogno del tappo di Bottas, per assistere all’ennesimo successo di Hamilton e ad un ulteriore e pressochè definitivo colpo di grazia alle speranze Ferrari.
Vettel domani deve partire bene, possibilmente superando Verstappen, e poi sperare che il suo ritmo gara sia tale da consentirgli di tenere il passo di Hamilton, per sopravanzarlo con un undercut o un overcut al momento del cambio gomme. Tutte cose piuttosto difficili, contro un Hamilton in questo stato di forma.