Gp del Belgio: le qualifiche

Spettacolo puro a Spa per le qualifiche del gran premio del Belgio. Come previsto la pioggia ha fatto capolino a fine sessione, anzi ha portato un vero e proprio scroscio che ha mescolato di molto le carte e consentito alla Mercedes di spezzare i sogni di pole position della Ferrari, che nelle prove libere sull’asciutto aveva mostrato un passo leggermente più veloce.

Forse non c’è granchè da spiegare: le macchine argentate avevano una configurazione leggermente più carica, e con la pioggia avere qualche chilo in più di deportanza è stato un vantaggio. Il resto lo ha fatto il magico piede di Hamilton, che ormai con una certa costanza riesce sempre a stare davanti quando le condizioni si fanno incerte.

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Fossi nel box ferrarista non sarei comunque troppo preoccupato per la gara. La macchina è a posto, il motore molto buono e Vettel parte in prima fila senza il rischio di trovarsi Bottas tra i piedi. Inoltre a Spa si sorpassa bene, e quindi non importa fare una partenza garibaldina per garantirsi comunque possibilità di guadagnare posizioni. Le sole cose di cui mi preoccuperei sono le possibili ambizioni del duo Force India che parte in seconda fila (alla prima curva non mi meraviglierei se cercassero di infilarsi senza troppa prudenza) e ovviamente lo strepitoso stato di forma di Hamilton. Per quanto riguarda il primo aspetto è tutto nelle mani e nella testa di Vettel, che deve rimanere freddo ed evitare contatti. Sul secondo punto purtroppo non c’è niente da fare…

Delude semmai la qualifica di Raikkonen, che come sempre era sembrato molto in palla sul circuito belga. Il sesto posto lo costringe ad una partenza cauta e una rimonta paziente, non esattamente quanto sperava il finlandese che aveva dimostrato di poter essere considerato tra i favoriti per la vittoria. Probabilmente poco avrebbe potuto fare per battere il tempo di Hamilton, ma se davvero non è stato possibile rimandare Kimi  in pista per l’ultimo tentativo a causa di un calcolo sbagliato della benzina alla Ferrari hanno davvero da rammaricarsi per aver buttato quantomeno una seconda fila sicura.

Anche il resto della griglia riserva interessanti sorprese, che diventano poi prospettive di spettacolo per la gara. Le Renault partono insolitamente indietro, come pure il penalizzato Bottas. Non mancheranno i sorpassi.

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David Bianucci

Mi chiamo David Bianucci, e sono nato a Prato nel 1972. Dal 1981 non mi perdo un gran premio di Formula 1. Nel frattempo ho studiato, fatto sport, adesso lavoro come ingegnere meccanico ma la passione non si è mai spenta. Vivo in Veneto con moglie e tre gatti. Non posso più prendermi due ore per andare a vedere le macchine che girano al Mugello, ma questo non frena certo la mia voglia di parlare di corse. Vi aspetto.