Cosa aspettarsi da Monza

Stavolta ragione e sentimento potrebbero incontrarsi, almeno per i ferraristi. A 8 anni dall’ultima vittoria (di Alonso nel 2010) e 14 dall’ultima doppietta (Barrichello e Schumacher nel 2004) la Ferrari si presenta a Monza nel ruolo di favorita, e con concrete possibilità di portare le due macchine ai primi due posti.
Il sorpasso di Vettel a Hamilton nel primo giro di Spa, effettuato senza DRS, è rimasto negli occhi di molti, e dimostra che il deficit di potenza massima che la Ferrari ha sempre accusato dalla Mercedes sin dall’inizio dell’era dei motori ibridi non solo è stato annullato, ma addirittura è la Ferrari, adesso a disporre del motore migliore. Il telaio e l’aerodinamica erano parsi già molto buoni nella prima metà della stagione, col miglioramento evidenziato nell’ultimo gran premio la Ferrari si candida davvero per il ruolo di favorita da qui alla fine dell’anno.
Hamilton subito dopo la gara di domenica scorsa ha palesemente sottolineato la superiorità delle rosse, parlando di qualche “trucco” (regolare) che ha reso Vettel assolutamente irraggiungibile, e aggiungendo che le due vittorie precedenti in Germania e Ungheria in realtà avevano un po’ illuso la Mercedes su una sua presunta superiorità. Poi in settimana ha parzialmente rivisto il suo pessimismo, affermando che a Monza crede che la sua macchina sarà più vicina alla Ferrari.

Hamilton alla ricerca dei “trucchi” della Ferrari

In realtà è difficile capire come questo possa verificarsi. In una settimana non si possono certo recuperare cavalli dal motore, e a Monza senza quelli si va poco lontano. Altri punti deboli la Ferrari pare non averne, visto che anche dal punto di vista del consumo delle gomme è la rossa a farsi preferire, con tutte le mescole e in tutte le condizioni.
Hamilton può sperare nella pioggia (possibile, ancora una volta, durante le qualifiche del sabato) e che non partendo davanti le Ferrari possano rimanere coinvolte in qualche bagarre alla partenza, più che con la RedBull contro la Force India, che a Monza è sempre andata fortissimo e può ripetere in qualifica l’exploit del Gran Premio del Belgio.
Ma a cose normali (gara e prove asciutte, nessuna safety car ad alterare le strategie e nessun incidente) il risultato più probabile è una doppietta Ferrari, un risultato che consentirebbe a Vettel di raggiungere Hamilton e alla Ferrari di appaiare la Mercedes nei rispettivi campionati. E soprattutto solleverebbe di molto anche il morale di Raikkonen, il cui ruolo di scudiero del compagno di squadra assumerà da qui alla fine del campionato un’importanza decisiva.
Fondamentale, evidentemente, sarà partire davanti, perchè è vero che a Monza si sorpassa senza troppe difficoltà (la Federazione ha già annunciato che le DRS zone saranno molto lunghe) ma peggiore è la posizione di partenza maggiore è il rischio di ritrovarsi in mezzo alle ruotate di centrogruppo, come si è visto con Raikkonen e Ricciardo proprio domenica scorsa. Un’eventualità assolutamente da evitare.
Per quanto riguarda il resto della griglia, detto della competitività della Force India, si annuncia un miglioramento delle Renault, che disporranno di un unità potenziata ma un po’ più a rischio affidabilità, e anche una bella prova delle Haas e della Sauber Alfa Romeo. Williams e McLaren dovranno probabilmente lottare di nuovo per evitare le ultime posizioni, destino triste per due scuderie che fino a pochi anni fa a Monza si giocavano il podio.

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David Bianucci

Mi chiamo David Bianucci, e sono nato a Prato nel 1972. Dal 1981 non mi perdo un gran premio di Formula 1. Nel frattempo ho studiato, fatto sport, adesso lavoro come ingegnere meccanico ma la passione non si è mai spenta. Vivo in Veneto con moglie e tre gatti. Non posso più prendermi due ore per andare a vedere le macchine che girano al Mugello, ma questo non frena certo la mia voglia di parlare di corse. Vi aspetto.